Lo sfruttamento del lavoro minorile è una piaga sociale ancora diffusa e molte aziende ne sono accusate in tutto il mondo. Ecco il caso di una società del gruppo BAT (British American Tobacco)
Diverse società a livello internazionale sfruttano i minori e li sottopongono ad estenuanti ritmi lavorativi. A questo proposito la normativa internazionale distingue il lavoro minorile “leggero” e quello “pericoloso” includendo in quest’ultimo qualsiasi impiego che possa minare la sicurezza, la salute psicofisica e la moralità dei minori.
LE COSIDDETTE PEGGIORI FORME DI LAVORO
Tra i molteplici esempi di lavori pericolosi figurano quelli effettuati sottoterra, quelli che prevedono l’utilizzo di macchinari o processi pericolosi, quelli in spazi ristretti, il trasporto o l’utilizzo di carichi pesanti, l’esposizione a sostanze o agenti non sicuri, orari particolarmente lunghi o impieghi notturni. L’assunzione per queste mansioni è consentita dai 16 anni di età e soltanto a determinate condizioni. Esistono poi le cosìddette “peggiori forme di lavoro” che dovrebbero essere considerate intollerabili e includono a titolo esemplificativo: schiavitù, commercio e vendita di minori, reclutamento forzato, attività illecite, prostituzione o traffico di stupefacenti.
UN ESEMPIO CONCRETO
Un esempio concreto che aiuta a comprendere le implicazioni del lavoro minorile è quello relativo alla società Reynolds American Inc. (RAI), controllata dal gruppo BAT (British American Tobacco). La R.J. Reynolds (a sua volta controllata dalla Reynolds American Inc), è stata criticata per l’approvvigionamento di tabacco dal Malawi dove è stato riferito che i bambini lavoratori sono stati costretti a lavorare nelle piantagioni. Una condizione, purtroppo, diffusa in molti settori in Malawi, comprese le coltivazioni di tabacco, dove a causa della situazione economica, sono molti i bambini lavoratori soggetti a lunghe ore di lavoro manuale nelle fattorie, comprendenti l’esposizione a pesticidi e l’assorbimento di nicotina.
L’INTERNATIONAL LABOUR RIGHTS FORUM
Nell’ottobre 2014 l’International Labour Rights Forum ha pubblicato la lettera del Sindacato dei lavoratori del tabacco del Malawi con la quale si è rivolto al governo per agire sulla difficile situazione della moderna schiavitù. La preoccupazione per questo grave problema è stata esposta in precedenza in un video investigativo di Al Jazeera nel gennaio 2014. Inoltre, la fondazione “Eliminating Child Labour in Tobacco Growing” (ECLT) ha continuato a sostenere maggiori investimenti nell’istruzione e nella promozione di strategie di riduzione della povertà per eliminare il lavoro minorile nell’industria del tabacco del Malawi.
L’ONG HUMAN RIGHTS WATCH
Nel febbraio 2020, l’ONG Human Rights Watch ha riferito che negli Stati Uniti era stata avviata un’azione collettiva contro British American Tobacco (che nel luglio 2017 aveva annunciato il completamento della sua acquisizione di RAI), per presunta negligenza nel consentire ai bambini lavoratori di lavorare nelle sue piantagioni di tabacco in Malawi. Secondo le motivazioni della causa, le aziende produttrici di tabacco, tra cui BAT, avrebbero indirettamente consentito il lavoro minorile nella loro catena di approvvigionamento attraverso le pratiche di acquisto perfezionate tramite la filiera, focalizzata su costi minimi e manodopera a basso costo.
Andamento del titolo BAT (British American Tobacco)
Fonte: Bloomberg, 31.12.2018 – 31.12.2021